Troppo sale nell’acqua? Alcune pubblicità di acque minerali sembrano proprio suggerirci quello, inducendoci così a pensare all’acqua del rubinetto come a una pericolosissima fonte di sodio. Sarà davvero così?

Resto sempre colpito quando qualcuno parla di cloruro di sodio NaCl, il componente maggiore del sale da cucina, come se parlasse di una arma chimica terribile e letale per la nostra salute! Esistono sì molti prodotti chimici dannosi o tossici, ma tra questi escluderei sicuramente il cloruro di sodio. Anche il maggior imputato tra i due elementi, il sodio Na, è assolutamente essenziale alla vita, senza di esso moriremmo. Anche chi ha problemi gravi di ipertensione deve fare un uso moderato di sodio nella dieta. Sulla quantità giornaliera di sodio necessaria la Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di non introdurre più di 2g di sodio al giorno, equivalenti a un cucchiaino di sale da cucina. Altri studi riportano valori più bassi, circa 600mg corrispondenti a 1,5g di sale da cucina.

Tenuto conto che gli alimenti contengono già il cloruro di sodio, succede che si superi spesso la quantità ritenuta consigliabile. Vi sono poi alimenti particolarmente ricchi di sodio, peccato che siano anche così buoni! Risulta quindi facile eccedere nell’assunzione di questo elemento.

Sodio: alimenti e acqua del rubinetto a confronto

Detto questo, sgombriamo il campo dalla credenza che l’impiego di acqua in bottiglia con “poco sodio” in alternativa all’acqua del rubinetto sia una scelta intelligente. Confrontiamo il contenuto di sodio in alcuni alimenti e la quantità di acqua del rubinetto che dovrei ingerire per assumerne la quantità fornita per una porzione di 25g.